Il “Furgo” di Keith Haring

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La street art nel Festival Sete Sóis Sete Luas ha radici antiche! Ecco qui la foto del mitico furgone Volkswagen della compagnia teatrale Gruppo Immagini, con il disegno del grande street artist Keith Haring. Siamo nel giugno 1989, a Pisa, davanti al muro “Tuttomondo”. La nostra giovane compagnia teatrale (che 4 anni più tardi avrebbe fondato e diretto il Festival Sete Sóis Sete Luas) era stata chiamata a gestire l’ufficio informazioni dell’evento nella settimana in cui Keith Haring realizzava il muro.
Una settimana bella, ma anche difficile: tutti i giorni a comprare la pizza a Keith, che spesso ci mandava a comprarla 2-3 volte, perchè i suoi gusti erano piuttosto complicati… e a volte lanciava letteralmente sul bancone la pizza che non era di suo gusto!
Tanta pazienza fu poi premiata dalla generosità di Keith, che l’ultimo giorno accettò di dipingere il nostro mitico “furgo” (sì, noi si chiamava così: FURGO-furgonis, con parola latina inventata, perchè eravamo anche… latinisti!) con un bellissimo disegno… Le nostre giovanissimi attrici della compagnia, Silvia Cini, Eva Marinai e Barbara Nicoletti (qui nella foto) hanno poi completato la colorazione dell’opera sotto la supervisione di un altrettanto giovanissimo Marco Abbondanza ! Sui vetri del FURGO si può vedere parte della locandina del nostro spettacolo “Edipo Re”. Ci dispiace che nella grande e bella esposizione di Palazzo Blu dedicata a Keith Haring questa eccezionale opera creata dall’artista proprio a Pisa, 100% street art su 4 ruote (forse l’unica di tutta l’esposizione!) non sia stata inserita… Avremmo voluto riabbracciare il nostro furgone comprato (usato del 1966!) per 500.000 lire dal prete di Orentano. Su questo furgone tante avventure (le gite domenicali a Trequanda, gli inseguimenti sul Monte Serra ai pulmini delle suore), tanti spettacoli, tante storie d’amicizia, d’amore (gli amici che ti chiedevano in prestito perché “ho conosciuto una tipa, ma non so dove portarla, mi puoi dare il furgo per una serata?”), matrimoni (sì, il “furgo” è servito anche per celebrare matrimoni!), discussioni (le vendemmie fatte per pagare la sua manutenzione!), provocazioni (chiedendo informazioni dal furgo: “mi scusi, ma vado bene per i c…zzi miei? e poi accelerata davanti al passante allibito…), allegria, sogni dei giovani attori studenti della Terza A del glorioso Liceo Classico Andrea da Pontedera.
Il Festival Sete Sóis è il degno erede dei sogni nati a bordo del “FURGO”! Grazie FURGO per tutti i sogni che ci hai fatto vivere e per non averci mai abbandonato, anche quando non volevi partire, un po’ per gli acciacchi del tempo, e un po’ perché non avevi voglia specie nelle mattine fresche!…. ma non è vero! alla fine con una spintarella partivi sempre con il tuo ruggito accelerato… quando sembravi morto, risorgevi con quell’acceleratore bloccato, così ingovernabile alla guida che sfrecciavi col boato di una Formula1! Ci è dispiaciuto averti svenduto per comprare un nuovo furgone, ma lo abbiamo fatto perché ormai eri diventato una star, un’opera d’arte che non potevi più circolare con noi squattrinati studenti, avevi bisogno (accidenti!) di un garage, e c’era chi diceva “ma toglietemi quel barroccio dal mio garage!”, e allora ti abbiamo svenduto, e sappiamo che ti hanno anche squartato per tenere solo la parte disegnata, gettando in discarica il tuo motore generoso, il tuo sterzo che prima di girare ce ne voleva (eri pigro!).. E allora caro Furgo, cosa c’è rimasto di te? Ecco: Il tuo ruggito accelerato, il tuo rombo combattente che ci insegna a rialzarsi dalle sconfitte anche quando ti danno per morto, quella tua energia indomita e “accelerata” che oggi fa sfrecciare il Festival Sete Sóis in 13 Paesi di 3 continenti!


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